Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 29 agosto 2008 Premesso che con l’approvazione della mozione n. 19 del 17 febbraio 2005 “Utilizzo nelle mense scolastiche di prodotti biologici” il Consiglio ha impegnato la Giunta provinciale ad incrementare il loro impiego, tanto che con delibera n. 1451 del 6 luglio 2007 è stato fissato in almeno il 50% il quantitativo delle derrate alimentari che debbono provenire da allevamenti o coltivazioni biologiche Considerato che il costo di un pasto medio per un bambino o ragazzo può aumentare di qualche punto percentuale se aumenta il ricorso a prodotti biologici e che in alcuni casi la mancanza di prodotti bio sul mercato locale può comportare il ricorso a prodotti importati da grandi distanze, con riflessi negativi sull’inquinamento e sul clima che in parte possono danneggiare i benefici ecologici complessivi recati dall’uso di prodotti biologici Visto che in alcuni casi l’acquisto di prodotti ottenuti da produzioni integrate trentine può risultare più conveniente da un punto di vista economico, ma anche dal punto di vista dell’impatto sull’ecosistema, poiché si incentiva la cosiddetta “filiera corta” riducendo i costi ed i danni derivanti dai processi di lavorazione e di trasporto Posto che le difficoltà economiche globali del periodo, legati in parte al prezzo del petrolio ed alla diffusione di bio-combustibili, e gli aumenti rilevanti di alcune derrate agricole stanno portando ad incrementi nei costi di alcuni alimenti di base, come ad esempio il pane e la pasta Visto infine che il Programma annuale per il diritto allo studio – in attuazione della legge provinciale 10 agosto 1978 n. 30 – a favore dei Comprensori per le attività delle mense scolastiche prevede anno dopo anno piccoli incrementi normalmente legati al costo della vita ma che non tengono in conto situazioni particolari come quella che stiamo attraversando, ne’ la necessità di un “salto di qualità” per mettere nelle condizioni i Comprensori di contrattare prezzi che assicurino l’utilizzo nelle mense scolastiche di prodotti biologici nelle percentuali almeno pari – meglio sarebbe se superiori – a quelle stabilite, ovvero in loro sostituzione prodotti derivanti da produzioni integrate trentine in grado di ridurre i costi ed i danni dai processi di lavorazione e di trasporto Tutto ciò premesso il Consiglio impegna la Giunta provinciale 1. ad adeguare lo stanziamento annuale ai Comprensori per il servizio delle mense scolastiche al fine di poter raggiungere ovvero superare le percentuali di prodotti biologici come stabilito dalla mozione n. 19 approvata dal Consiglio provinciale; 2. a valutare la possibilità di modificare parzialmente il programma annuale del diritto allo studio per quanto riguarda le mense scolastiche, consentendo ai Comprensori di contrattare la sostituzione di prodotti biologici di origine diversa da quella trentina e italiana con prodotti ottenuti da produzioni integrate trentine nel caso sia considerato un bilancio ecologico complessivo favorevole alle seconde. Cons. prov. dott. Roberto Bombarda |
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